Saluto alle Associazioni

Cambiamo casa , senza cambiare strada di Maria De Benedetti Come avevamo anticipato già dalla scorsa estate, il Cepros in queste settimane sta cambiando casa, ultimando il trasloco presso la sede dell’Astiss in piazzale De Andrè, che dovrà concludersi entro il prossimo 15 dicembre. A dire il vero, questa ipotesi si sarebbe potuta realizzare fin dal 2009, quando grazie alla generosità del suo direttore, Francesco Scalfari sempre il Consorzio Asti Studi Superiori ci aveva proposto di iniziare una collaborazione scientifica, trasferendoci da loro. Se questo non era avvenuto fino ad oggi, tuttavia, è proprio per una serie di ragioni soprattutto di carattere affettivo che da sempre legano la nostra Associazione alla sua storica sede di via D’Azeglio. Lì, infatti, in quella casa, come tutti sanno mio fratello Paolo e io abbiamo a lungo abitato insieme ai nostri genitori. Motivo per cui quando alla loro morte, sul finire degli anni ’70, decidemmo di creare il Cepros: un’iniziativa stabile intesa a perpetuare la memoria per come, nella loro città, papà e mamma avevano vissuto con impegno esemplare la professione, la vita familiare e la solidarietà umana, non abbiamo potuto immaginare alcun altro luogo. In questi lunghi anni non siamo mai stati soli, potendo sempre contare sulla vicinanza di tante altre realtà legate al mondo del volontariato e della cultura che com’è proprio di quanti fanno del bene in maniera del tutto disinteressata insieme a noi hanno dato molto, e tanto hanno ricevuto. Oltre a portare avanti la nostra principale vocazione, infatti, tesa a formare quanti, a vario titolo, gravitano attivamente e passivamente intorno al complesso e drammatico mondo del disagio psicologico e sociale, abbiamo creato una biblioteca permanente e scientificamente molto attrezzata, divenendo così un valido e ancora attuale punto di riferimento per tanti studiosi e semplici utenti non soltanto astigiani. In più e con grande gioia abbiamo costruito negli anni, anche sotto il vero e proprio profilo logistico, una casa comune con molte realtà locali di volontariato che, appunto nei locali messi a disposizione gratuitamente in via D’Azeglio, hanno potuto trovare la loro sede e, con noi, trascorrere anni indimenticabili per i tanti positivi risultati raggiunti. Ecco il secondo grande motivo per cui, nonostante le spese sempre più alte necessarie a mantenere l’immobile, abbiamo rimandato fino ad oggi questa soluzione che, per quanto indispensabile a far vivere il Cepros, mantenendone intatti gli scopi originari, è comprensibile possa lasciarci tutti con un po’ di amaro in bocca. Cambiamo casa, quindi, ma non la nostra strada: continuando a fare quel che sappiamo fare, nella speranza di farlo ancora meglio e, soprattutto, di proseguirlo idealmente attraverso chi, con passione e volontà, vorrà portarlo avanti dopo di noi. Per questi motivi, insieme a mio fratello Paolo, intendo ringraziare tutte le Associazioni per quanto finora hanno voluto donarci con la loro presenza presso la sede di via D’Azeglio, aggiungendo il più sincero degli “arrivederci”. Certa di ritrovarci tutti ancora e presto, fianco a fianco, nel nostro ambiente naturale: quello del volontariato.
© webmaster Ganymedes

Attualmente online